Non soltanto i Soci Fondatori iniziali hanno dato al Laboratorio di Poesia e a Steve l’impronta della loro presenza. Il luogo e la rivista hanno costituito un doppio cantiere aperto, nel quale hanno felicemente collaborato numerosi Autori e Amici, in tempi e modi diversi. Non è possibile dimenticare, fra gli scomparsi, Nino Majellaro, Gaio Sciloni, Alberto Cappi, Roberto Sanesi, Giorgio Celli, Cid Corman, Luciano Erba, Gilberto Finzi, Juan Gelman, Ezio Raimondi, Jean Tardieu e altri. Fra i viventi, per fortuna, l’elenco è ancora più lungo. Ricordiamo in particolare i contributi di tutti coloro che hano donato a Steve la propria «vita per immagini» e gli altri che continuano ad aggiungersi in un elenco ormai lunghissimo. Mettiamo qui soprattutto le voci nuove, queli che sono gli interpreti di generazioni poetiche nuove, maturate dopo la fondazione del Laboratorio.
Laura Accerboni
Laura Accerboni (1985) vive attualmente a Lugano. Si è laureata in Lettere Moderne all’Università di Genova.
Ha pubblicato per le Edizioni del Leone il libro di poesia Attorno a ciò che non è stato (Premio Achille Marazza Opera Prima 2012). Per Nottetempo Poeti.com è in corso di pubblicazione La parte dell’annegato. Sue poesie sono state pubblicate su diverse riviste tra cui: Italian Poetry Rewiew, Poesia Crocetti Editore, Lo Specchio della Stampa, Steve, Capoverso e Gradiva, Nuova Corrente, Loch Raven Review (Maryland). Ha conseguito diversi premi letterari tra i più recenti Piero Alinari 2011, 1° premio per la poesia inedita (Fondazione Alinari in collaborazione con la Cattedra “Giuseppe Ungaretti” della Columbia University di New York). Si occupa anche di fotografia. Ha esposto in mostre personali e collettive.
Miria Baccolini Quaretti
Miria Baccolini Quaretti (1965 – 2016). Laureata in Lingue Straniere (Inglese) presso la Facolta’ di Lettere e Filosofia di Bologna inizia il suo percorso di scrittura e ricerca poetica durante gli anni universitari, frequentando dal 1990 la vita culturale del Laboratorio di Poesia di Modena.
Scrive e pubblica su Steve di cui partecipa alle riunioni di redazione.
Nel 1993 esce la raccolta Miriadi (Il Fiorino ed.) con postfazione di Carlo Alberto Sitta.
Nel 2015 stampa la raccolta di versi poetici Lacerti (Guaraldilab).
Dal 2008 al 2012 ha diretto la galleria d’arte BTF a Bologna dedicandosi all’esposizione d’arte moderna e contemporanea.
Si è occupata di storia dell’arte medievale e moderna. Di Miria restano ancora diversi testi poetici inediti.
Antonello Borra
Mio nonno, per poter sopravvivere dopo anni di guerra, ha dimenticato tutto, persino chi era. Io scrivo in versi perché credo serva a ricordare di nuovo o meglio qualcosa che abbiamo scordato, o che corriamo costantemente il rischio di scordare. Può essere il rapporto con la terra da cui veniamo, un ambiente minacciato soprattutto da noi stessi. Può essere un qualche paradiso perduto, un giardino lontano in cui giocavamo da bambini. O forse scrivo in versi solo perché ancora adesso continuo a giocare cercando analogie tra le parole e le cose e, ad esempio, mi diverto a constatare che partito dal Piemonte mi ritrovo nel Vermont.
Antonello Borra vive da molti anni negli Stati Uniti e dal 2001 insegna lingua e letteratura italiana alla University of Vermont di Burlington. Ha pubblicato Frammenti di tormenti (prima parte) (Longo: 2000), Frammenti di tormenti (seconda parte) (Lietocolle: 2006), Alfabestiario (Lietocolle: 2009) e i due volumi illustrati con traduzioni inglesi a fronte Alphabetabestiario (Fomite: 2011) e Alfabestiario (Fomite: 2013), entrambi tradotti da Blossom S. Kirschenbaum. Nel 2015, presso la Kern Verlag di Regensburg, è uscito AlphabeTiere / Alfabestiario, edizione bilingue tedesco / italiano di una scelta di suoi testi sugli animali a cura di Adriana Hoesle Borra e Barbara Khron. Traduzioni di alcune delle sue poesie sono apparse anche in catalano. Borra traduce poesie dall’inglese, dal tedesco, dallo spagnolo e dal catalano e collabora con diverse riviste sia in Italia che negli Stati Uniti. È anche autore di libri e articoli di critica letteraria e di pedagogia del linguaggio.
Fabio De Santis
Fabio De Santis è nato a Limbiate nel 1970, ma è cresciuto e vissuto a Battipaglia, cittadina della Provincia di Salerno, distesa nella Piana del Sele tra Paestum e Salerno. Vive a Modena dal 2005.
Scrive poesie da lungo tempo, ma il suo primo libro lo ha pubblicato all’età di 36 anni e risale al 2006 quando è uscito per le Edizioni del Laboratorio L’albero del pane, con prefazione di Vincenzo Guarracino. Nel 2011 è uscito il suo secondo libro di poesie L’erede silenzioso, edito da Puntoacapo.
Negli anni è apparso con poesie ed interventi critici su varie riviste nazionali e internazionali, tra cui Italian Poetry Review; Forum Italicum; Il Monte Analogo; La Mosca; La Gru; Samgha; Silarus.
Collabora alla rivista di poesia Steve dal 2006, dove, oltre alla pubblicazione in versi, cura anche una rubrica fissa di ricerca nell’ambito del panorama nazionale ed internazionale delle riviste letterarie.
È presente con sue poesie nelle antologie Alfabeto Animale, edito dalla Fondazione Zanetto nel 2011, pubblicazione curata da Eloisa Guarracino; e L’amore dalla A alla Z, edita da Puntoacapo nel 2014 e curata da Vincenzo Guarracino. Altre pubblicazioni sono apparse in atti di iniziative editoriali; nell’Almanacco di Puntoacapo 2012; in diversi siti e blog. Attualmente sta lavorando al suo terzo libro di poesie.
Mladen Machiedo
Il professor Machiedo nasce a Zagabria nel 1938. Già perfezionando presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, è stato docente ordinario di letteratura italiana presso l’Università di Sarajevo e l’Università della sua città natale, presso la quale oggi ricopre il ruolo di Emerito. Critico, poeta e traduttore, vanta un’amplissima bibliografia in numerose lingue (croato, italiano e spagnolo prevalenti). Fra i titoli più noti in campo storico-critico: “Leonardo da Vinci e la poesia”; “Nuovi poeti italiani”; “Antologia della poesia italiana del XX secolo”; “Dritto e rovescio”; “Sotto varie angolazioni”. Come poeta in lingua italiana conviene citare “Aeroliti”(Campanotto Editore) e “Poesie” (Book Editore). Come critico vanta numerosi studi su autori italiani, da Machiavelli, Leonardo e Michelangelo fino ai maggiori autori del nostro Novecento. Ha tradotto in croato opere di Calvino, Pavese, Cattafi, Montale, Dino Campana, Luzi, Porta, Spaziani, Biagio Marin e, recentemente, l’“Adone” di G. B. Marino. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, vincendo, solo in Italia, fra gli altri: il Premio Etna Taormina, il Circe Sabaudia, l’Eugenio Montale, l’Agrigento e il Lerici Pea, una prima volta nel 1994 e, nel 2014, il Super Lerici Pea per la poesia. Vive a Zagabria.
Raffaella Terribile
Nata a Padova, lì si è laureata in lettere classiche, specializzandosi successivamente in archeologia e storia dell’arte antica a Trieste e Aix en Provence. Dopo un passato come archeologa e la collaborazione con l’Università di Padova, l’Università di Trieste, la Soprintendenza Archeologica del Veneto e il Museo Archeologico di Padova, ha scelto l’insegnamento, ricoprendo, dopo aver insegnato Italiano e Storia, la cattedra di Storia dell’arte negli istituti di istruzione superiore. Attualmente insegna al liceo classico a Padova. Negli ultimi dieci anni si è avvicinata alla scrittura, alla critica d’arte e alla poesia, pubblicando in alcune riviste on line. Dal 2016 collabora regolarmente con il Laboratorio di Poesia di Modena ed è redattrice della rivista Steve.
Gli esploratori
(1979)
35 anni dopo
(2014)