L’ABITO DELLA CHIMERA
(1990)

Passano dieci anni, quasi inconsapevoli. Tentiamo un primo bilancio all’inizio del 1990: un convegno e una mostra dal titolo “L’abito della chimera”, con un grosso volume di atti che risulta già imbarazzante per la mole di documenti cui dare spicco. La foto di Giuseppe Montorro riprende le sale del Paradisino, la Galleria dove fu allestita l’esposizione. L’immagine suggerisce l’ingresso di un tunnel, mentre l’uscita assomiglia a una strettoia che introduce a scatole cinesi di cui si ignora il contenuto.

Nel Catalogo il primo decennio viene visto in un’aura quasi intangibile. “L’abito della nostra Chimera” passa per illuminazioni e per scorci. Visto dall’interno appare come una figura che indossa pazientemente diverse maschere in un camerino appartato… Visto dal di fuori può suggerire un’oggettività di percorso e di immagine che fino a prova contraria regge il gioco della dimostrabilità… Il vero segreto del Laboratorio non sarà mai svelato, non per altro della Chimera facciamo vedere solo il visibile, veste e consuetudini… Per continuare una nostra vecchia proposta nata dieci anni fa non è necessario fare di più, per adesso…”

 

 

L’ORIZZONTE DI BRUMA
(2000)

Un passo indietro. C’è stata la fine del millennio, gli editori propongono le antologie del secolo appena chiuso. Il Laboratorio cammina a ritroso nei luoghi della memoria, ripassa l’idea stessa di luogo, risuscita l’elemento letterario delle località emiliane più citate: Modena, Reggio, Parma, Piacenza. Un convegno, un volume, uno spettacolo: nell’orizzonte stipato dove abitiamo da 25 anni una prova aperta, attori e pubblico insieme.

 

 

IL GOVERNO DELLA POESIA
(2004)

Le foto sono migliaia, insieme a diapositive, filmati, registrazioni. Conserviamo numerosi lavori di grafica, disegni, stampati, acquarelli, tavole, illustrazioni dei volumi, cartoline e autografi. Ma limitiamoci alle foto: diceva Robert Doisneau che di un fotografo si salvano solo quegli scatti che meritano di essere conservati a futura memoria, poche migliaia di infinitesimali frazioni di tempo d’esposizione che, sommate, fanno non più di quattro o cinque secondi “scippati all’eternità”. Da cui possiamo parafrasare che i trent’anni del Laboratorio rappresentano, come scippo d’immagini, un tre o quattro secondi sfuggiti alla contingenza.

Massimo Scrignoli, Victoria Surliuga, Mario Moroni, Marco Fregni, Paolo Valesio, Mladen Machiedo Rossella Bonfatti, Carlo Alberto Sitta, durante il Convegno su “Il governo della poesia”, organizzato per ricordare che abbiamo passato un quarto di secolo insieme e intorno alla poesia. Non un salotto, forse il Ridotto di un teatro più complesso, ai limiti dell’impensabile.

 

 

Convegno GUANDA & DELFINI
(19 – 20 aprile 2007)

Per ricordare Ugo Guanda, nei suoi rapporti con Antonio Delfini, Pietro Zanfrognini e la cultura negli Anni Trenta del secolo scorso, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena promuove una Mostra e un Convegno il 18, 19, 20 aprile 2007. Il Laboratorio di Poesia è incaricato della gestione.

L’evento arriva al termine di due anni di ricerche sulle fonti. Si tratta di fonti non sempre facili da reperire, dato che l’archivio di Guanda andò distrutto durante la guerra, e che i lasciti di Delfini e Zanfrognini sono ancora in parte da ricostruire.

Fra gli studiosi incaricati di relazionare al Convegno ricordiamo, fra gli altri, Emilio Mattioli, Alberto Melloni, Franco Buffoni, Stefano Calabrese, Massimo Castoldi, Carlo Alberto Sitta, Luigi Brioschi, Alberto Bertoni, Giorgio Montecchi, Fabio Marri, Giorgio Zanetti.
Il Convegno è stato preceduto dall’inaugurazione di una mostra documentaria (18 aprile 2007, presso la sede del LABORATORIO DI POESIA) con materiali riguardanti le prime attività di Guanda editore e scrittore, in particolare libri, foto, lettere.

Organizzazione: Laboratorio di Poesia Associazione Culturale

 

GUANDA, DELFINI E LA CULTURA MODENESE

Mostra di documenti
Laboratorio di Poesia in via Fosse 14 a Modena
8 aprile – 19 maggio 2007

Come entri Ugo Guanda in Via Fosse è una storia complessa. Pare sia di casa, insieme a Delfini, Zanfrognini, Carlo Mattioli, Emilio Mattioli. Insieme a Lorca, Cavani, Cavicchioli, Bertoli, Ferrari e ai protagonisti di una stagione di un Novecento modenese al quale viene dedicato un Convegno. Si alza il riflusso di un certo passato e si sposa con la storia stessa del Laboratorio: che eredita e continua una certa memoria, e con questa uno specifico modo di intendere la propria capacità d’invenzione.

 

GUANDA, DELFINI E LA CULTURA MODENESE
Convegno di studi

Teatro della Fondazione San Carlo
Via San Carlo 5, Modena

Programma dei lavori

Giovedì 19 aprile ore 10 – 13
Apre i lavori Mario Lugli Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Modena

Relazioni e comunicazioni
Anna Rosa Venturi
: Nascita di un editore / Roberta Cesana: La formazione del catalogo Guanda / Giorgio Montecchi: Guanda e l’editoria italiana negli Anni Trenta / Luigi Brioschi: Elementi di continuità della Casa Editrice Guanda / Franco Buffoni: Guanda e la traduzione / Alberto Melloni: Vladimir S. Soloviëv, l’ebraismo e la teocrazia nell’Italia del 1936 – a proposito di una suggestiva traduzione di Guanda.

Giovedì 19 aprile ore 15,30 – 19,30
Stefano Calabrese
: Delfiniguanda / Emanuele Zinato: Oggettistica delfiniana / Alberto Bertoni: Futurismo e Surrealismo in Delfini / Giorgio Zanetti: Il mito dell’Uomo Nuovo: Guanda, Delfini e Beltramelli. / Jonathan Sisco: Delfini scrittore / Fabio Marri: Guanda e Cavani / Massimo Castoldi: “Pregasi operare sequestro”. Un episodio di censura nei confronti di due edizioni di F. G. Lorca / Simona Boni: La musica a Modena nel primo Novecento: un quadro cittadino

 

Venerdì 20 aprile ore 9,30 – 13
Andrea Borsari
: Zanfrognini, Guanda, e la filosofia a Modena nel primo Novecento / Umberto Casari: Guanda e Cavicchioli / Carlo Alberto Sitta: Ugo Guandalini romanziere e poeta / Rossella Bonfatti: Tassoni tra Ugo Guanda e Giulio Bretoni / Orianna Baracchi Giovanardi: Guanda: un modenese ribelle e “uomo proietto” / Elisa Vignali: La poesia di Fernando Lo Savio / Mario Bertoni: Le arti visive a Modena negli Anni Trenta / Graziella Martinelli Braglia: Guanda e Carlo Mattioli

 

 

“Parole sui muri”
(26 agosto 2007)

A QUARANT’ANNI DA “PAROLE SUI MURI”
Fiumalbo, 26 agosto 2007

a cura di Carlo Alberto Sitta
Mostra storica

Polo Scolastico Unificato, Via Lago, n. 01 – 41022 Fiumalbo (MO)
– apertura dal 26 al 29 agosto 2007, ore 10.12 e 16.18 –

Performance: Arrigo Lora Totino
(Piazza Jolanda di Savoia)

Tavola rotonda su
“Turismo e Politica Culturale”

Con: Michelina Borsari (Premio Frignano) – Massimo Giusti (FCRM) – Mario Guaraldi (Editore) – Norberto Nardini (Sindaco di Fiumalbo) – Presiede: Beniamino Grandi (Assessore alla Cultura e al Turismo della Provincia di modena)

Marcel Alocco, Ana Etcetera, Alain Arias-Misson, Julien Blaine, Jean-François Bory, Julio Campal, Carlo Candi, Luciano Caruso, Henri Chopin, Carlfriedrich Claus, Carlo Cremaschi, Giuliano Della Casa, Paul De Vree, Heinz Gappmayr, Marco Gerra, Jochen Gerz Ignacio Gòmez de Lliaño, Franco Guerzoni, Dick Higgins, Cavan Mc Carthy, Kitasono Katuè, Ketty La Rocca, Adriano Malavasi, Maurizio Nannucci, Manuel Quejido, Claudio Parmiggiani, Konrad Balder Schäuffelen, Takahashi Shohachiro, Gianni Emilio Simonetti, Carlo Alberto Sitta, Adriano Spatola, Timm Ulrichs, Franco Vaccari, Franco Verdi, Sebastiano Vassalli

Ricerca artistica: Elisa Montecchi – Ricerca letteraria: Rossella Bonfatti – Realizzazione grafica: Francesco Bevini – Fotografia e filmati: Daniele Carnevali, Silva Secchi – Allestimento: Carlo Alberto Sitta, Francesco Bevini, Elisa Montecchi

in collaborazione con:
Comune di Fiumalbo – Galleria Civica di Modena – Laboratorio di Poesia di Modena